martedì 6 dicembre 2011

Intervista all'Assessore al Turismo Sandro Celli

Il Presepe Vivente giunge alla sua terza edizione con un percorso in netta crescita dal 2006 ad oggi. Il Comune di Tarquinia organizza e sostiene questo evento sin dal primo anno, grazie soprattutto ad un lavoro di promozione turistica e territoriale, per conoscere meglio il quale, abbiamo incontrato l’Assessore al Turismo Sandro Celli, a cui abbiamo rivolto delle domande.

Buongiorno Assessore, il “Presepe Vivente – Città di Tarquinia 2011” sta per andare in scena ed il lavoro dell’organizzazione è in pieno svolgimento. Ci spieghi brevemente cosa rappresenta questo evento per il paese.

Indubbiamente il Presepe Vivente è cresciuto in maniera considerevole in questi anni ed è diventato un evento di grande importanza per Tarquinia: di questo dobbiamo ringraziare Sirio Rotatori (ndr, il direttore artistico), la cui opera ha di sicuro contribuito alla crescita della manifestazione; nondimeno, credo che parallelamente alle sue capacità, ci siano state anche la disponibilità e la volontà dell’amministrazione comunale di far maturare questo evento. Ci abbiamo creduto, perché al di là della sua valenza tradizionale, storica ed anche di carattere religioso, è uno strumento potentissimo dal punto di vista della promozione turistica, della capacità di far conoscere la città ed attrarre visitatori ed è anche sotto questo aspetto che abbiamo creduto di poterlo sfruttare.

In che modo Tarquinia viene promossa grazie al Presepe Vivente?

La città viene promossa perché da una parte l’evento attira gente a Tarquinia, facendo conoscere le zone e gli scorci bellissimi del centro storico in cui si svolge la manifestazione  e dando anche la possibilità di promuoverla; dall’altra, dà modo agli operatori turistici di creare un’opportunità di lavoro e di organizzazione di vari progetti legati al turismo e quant’altro. Del resto, anche soltanto i numeri ci dicono che il ritorno economico per i commercianti è ottimo, sia che si tratti di vendita al minuto, sia per quanto riguarda i ristoratori e gli albergatori: è chiaro che l’evento deve crescere ancora e che la sua crescita deve avvenire parallelamente alla possibilità di creare un’offerta turistica legata all’evento stesso, nel più ampio piano di promozione della città a livello nazionale e non solo.

Ma Tarquinia è in grado di accogliere l’ingente numero di visitatori che ci si augura sia destinato a crescere di anno in anno  in occasione di questa ed altre manifestazioni?

Chiaramente, rispetto al progetto di incoming turistico al quale stiamo lavorando ed investendo, anche con l’organizzazione di eventi come il Presepe Vivente capaci di essere attrattori, sappiamo benissimo che di fronte al nostro obiettivo dobbiamo essere in grado di crescere, anche come sistema-città; con questo si intende che devono crescere da una parte gli investimenti dell’amministrazione pubblica, per quanto riguarda l’accoglienza della città, i servizi ed i parcheggi, ma parallelamente a questo dovranno crescere anche gli operatori turistici e tutte le strutture dovranno rendersi capaci di accogliere un flusso turistico di alto livello.

Vi è stata rivolta la critica di valorizzare un evento in qualche modo distante dalla cultura propriamente tarquiniese, a scapito di manifestazioni legate ad elementi sicuramente più caratteristici della tradizione locale, come la storia etrusca, il lido od un prodotto tipico. Da cosa deriva questa scelta?

Innanzitutto, questa amministrazione non vuole limitarsi all’organizzazione del Presepe Vivente, ma vuole promuovere la città attraverso strumenti, manifestazioni e promozioni che abbraccino tutte le potenzialità della città. È chiaro poi che il Presepe ha acquistato rilevanza, dal momento che si è presentato come una manifestazione che potremmo definire “già pronta”, nel senso che aveva alle spalle un progetto serio, potenzialmente di successo e davanti al quale l’investimento dell’amministrazione è stato un investimento sicuro.
Certamente, tutti noi vorremmo poter utilizzare ogni potenzialità della città come veicolo di promozione turistica, ma alla fine non si può negare che bisogna sempre fare i conti con il bilancio e con quelle che sono le possibilità e quindi fare delle scelte: sotto questo punto di vista il Presepe ha dimostrato sin dalla prima edizione di essere un attrattore importante, se si considera che lo scorso anno è riuscito a portare a Tarquinia 13.000 persone, come nessun’altra manifestazione è stata in grado di fare, pur avendo indubbiamente la stessa valenza culturale e storica.

Qualche anticipazione sulla prossima edizione?

Quest’anno è stata fatta la scelta, assieme a Sirio, di modificare il percorso: a fronte di avere un itinerario già deciso, di cui si conoscono tutte le potenzialità e le criticità, che quindi sarebbero state facilmente risolte, abbiamo affrontato la sfida di rivoluzionare una situazione ad ogni modo cristallizzata. La scelta è stata necessaria, perché proprio nell’ambito che si è dato il Presepe, che è anche quello di promozione e conoscenza della città, era giusto e doveroso portare tanta gente, compresi i Tarquiniesi, a conoscere  un’altra zona del centro storico, che è altrettanto suggestiva e caratteristica.

Qual è il rapporto con le associazioni ed i partner del Presepe Vivente?

Uno dei “miracoli” di questo evento, che ci dà la dimensione delle possibilità che questa città è in grado di offrire e che è sicuramente un esempio da prendere, è la cooperazione e collaborazione tra tutte le associazioni ed i singoli cittadini. Non c’è stata fino ad ora un’altra manifestazione che abbia saputo unire negli intenti tutte le associazioni, le persone ed i cittadini in un obiettivo unico, al di fuori di qualsiasi tipo di strumentalizzazione. E quella di poter organizzare una manifestazione in cui vengano coinvolte in maniera partecipativa ed entusiasta tutte le componenti della città, è una delle più grandi soddisfazioni dell’amministrazione oltre ad essere la cosa più bella di questo Presepe.

Per concludere, un augurio ai cittadini e alla manifestazione.

Un augurio di buone feste e di serenità per il 2012 va a tutta la città e a tutti i turisti; alla manifestazione auguro che questa sfida di un Presepe ancora più importante e grande, con tutti i rischi che comporta il cambio di location, possa essere un successo, come lo è stato negli anni precedenti ed anche maggiore. 

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